{"id":15994,"text":"
[1.853]
BAMBAGIA
BAMBAGIA.
S. f. T. Arab. Bahlabak. Menagio. Lat. barb. Bambaxium. Lat. Bombyx. Plin. de Gossypio. – Ex interiore bombyce lanugo netur. (Bot.) [D.Pont.] Lo stesso che Cotone. Gossypium herbaceum, L. (V. COTONE.)
M. Aldobr. (M.) Potete prendere una tasta di cotone, cioè di bambagia, e mettere dentro agli orecchi. [Camp.] Mor. S. Greg. Noi vedemo che della bambagia si fa la carta. = Bocc. Nov. 80. 8. (M.) L'una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo. Stor. Eur. 5. 106. Si veggono le robustissime querce tanto logore da' sassi e da' ritrosi di questi scogli, che elle pajono quasi lanose, o fasciate nella bambagia. Legg. Br. Umil. p. 83. (Gh.) Ella per non udire i rumori e le vanità del secolo, turava co' la bambagia fortemente li orecchi suoi. Vasar. Vit. 4. Sopra il capo degli angeli erano tre giri o ver ghirlande di lumi accomodati con certe piccole lucernine che non poteano versare; i quali lumi da terra pareano stelle; e le mensole, essendo coperte di bambagia, pareano nuvole.
2. Dicesi anche La pianta, onde si trae il cotone per far la bambagia. Mor. S. Greg. (Man.) Manda nello mare gli suo' legati, e mandagli nelle vasella sue di papiro, ovvero di bambagia, sopra l'acqua.
[Cont.] Cit. Tipocosm. 197. Ma sotto erbe da non mangiare vedrete il lino co 'l suo seme, il canape e grande e picciolo co 'l seme suo, la bambagia, il guado domestico.
3. [Val.] Sferza, Flagello, Bastone, o sim., di bambagia, suolsi dire per alludere a dolcezza nel gastigare. Ros. Sat. 5. O Babele o Babel! Non sempre il Cielo Di bambagia compon sferze e flagelli, Nè sempre i dardi suoi tempre han di gelo.
4. Gastigare, o sim., col baston della bambagia, detto a modo di prov. vale: Più in effetto che in apparenza.
Dicesi anche ass. Bastone di bambagia. Buon. Fier. 5. 1. 1. (C) Cagiona in quella vece Esserci cari i baston di bambagia.
[A. Con.] Quel pover uomo era a quel signore come il bastone della bambagia (lo adoperava a qualunque servizio), e poi fu messo da vecchio in mezzo alla strada.
5. E fig. per Vita o Coltura delicata. Dav. Colt. 184. (M.) Usciti (i peschi e i mandorli) di tanta bambagia, non provano…
T. Allevare, Tenere i figliuoli nella bambagia (mollemente).
6. [Val.] Avere gl'intestini, o altro, di bambagia. Essere delicatissimo. Gozz. Serm. 12. In zazzerin risponde Medoro, che intestini ha di bambagia.
T. Gozzi. Stomacuzzo di stoppa e di bambagia.
7. [Val.] Essere di bambagia, che anco dicesi Essere di vetro, vale Essere delicatissimo in guisa che un nonnulla noccia.
8. [Val.] Camminar sulla bambagia. Avere in faccenda o negozio ogni agevolezza d'esiti, Non potere incontrarvi difficoltà. Gozz. Nov. 1. 211. A' nostri giorni abbiamo… aperta una via piana e facile da camminarvi, come chi dicesse sulla bambagia.
9. Trarre la bambagia del farsetto o del giubbone; in senso equivoco. Bocc. Nov. 30. (C) Cas. Rim. 1. 16.
10. Carta in bambagia. [M.F.] Cron. Vett. 11. Volendo far ragione a conto de' beni, e non avendo il testamento di Salvino, altro che in bambagia, nè i titoli dei beni, soprastemmo. (Nella carta bambagina si facevan le minute, e a buono si mettevano in carta pecorina.)
"}